Nei casi molto gravi di obesità è necessario perdere peso in maniera veloce e drastica, per scongiurare le conseguenze più gravi di questa patologia.
Si ricorre quindi alla chirurgia bariatrica o chirurgia dell’obesità, con l’obiettivo di ridurre il volume dello stomaco, per indurre un senso di sazietà e diminuire il cibo ingeribile. In questo il corpo assume meno cibo e naturalmente perde peso.
Molte tecniche diverse
Sommario
Non esiste un solo tipo di intervento di chirurgia bariatrica, ma le tecniche esistenti sono oltre cinquanta. L’obiettivo è sempre lo stesso, assumere meno calorie.
Oggi le tecniche più comunemente utilizzate sono divisibili in due grandi categorie, e si distinguono perchè riducono le calorie assorbite dal corpo in modo diverso. Ecco i due metodi principali:
- Ridurre il volume dello stomaco: sono definite operazioni gastrorestrittive o gastrectomie, in quanto viene ridotto il volume dello stomaco. Con uno stomaco più piccolo si raggiunge la sensazione di sazietà dopo aver mangiato davvero poco, in questo modo si è costretti a ridurre la quantità di cibo e a mangiare più lentamente.
Il volume dello stomaco può essere ridotto anche senza ricorrere alla chirurgia, grazie alla tecnica del pallone gastrico. Per via endoscopica viene inserito nello stomaco un dispositivo sferico che lascia meno spazio al cibo ingeribile, occupando volume. Un’altra tecnica gastrorestrittiva è quella del bendaggio gastrico, la tecnica in assoluto più utilizzata. Il bendaggio consiste nello “strozzare” la parte superiore dello stomaco, restringendo la via di accesso del cibo. In questo modo viene creato un senso di sazietà immediato. - Ridurre la superficie dell’intestino: è all’interno dell’intestino che le sostanze nutritive vengono assorbite. Riducendo la superficie di assorbimento dell’intestino diminuisce quello che il corpo assimila. Rientrano in questa categoria tutti i tipi di bypass gastrico, ovvero la modifica dell’anatomia intestinale per ridurre l’assorbimento di nutrienti.
La storia della chirurgia bariatrica
Il primo intervento di chirurgia bariatrica è avvenuto nel 1954 con la tecnica del bypass ileo colico. Questa tecnica prevedeva l’esclusione di un grosso tratto di intestino, limitando così l’assimilazione delle calorie. E’ una tecnica molto invasiva, soggetta a complicazioni e carenze nutritive. Questa tecnica infatti non viene più eseguita.
La chirurgia bariatrica piano piano si affina e diffonde negli anni ’70, fino a raggiungere ottimi livelli negli anni ’90, con la diffusione delle tecniche endoscopiche come il pallone gastrico e il bypass gastrico.
Nel corso degli anni gli interventi bariatrici sono diventati meno pericolosi e invasivi, e il decorso post operatorio è più veloce e sereno.
Chi può avere benefici dalla chirurgia bariatrica?
Non per tutte le persone è indicata la chirurgia bariatrica e tutti i pazienti devono essere consapevoli e informati su eventuali rischi e complicazioni.
Ecco i requisiti che deve avere un paziente per poter valutare questo tipo di intervento:
- Grave condizione di obesità, con Indice di Massa Corporea superiore a >40.
- Oltre ad una grave obesità sono presenti problemi di salute come diabete, ipertensione e limitazioni motorie.
- Sono stati intrapresi percorsi di controllo alimentare senza successo, o senza risultati durevoli nel tempo.
- Il paziente ha volontà di uscire dalla condizione di obesità, è consapevole che dovrà affrontare un percorso riabilitativo ed è disposto a cambiare le proprie abitudini.
Non tutte le persone obese possono essere sottoposte ad interventi bariatrici. Per alcuni pazienti il rischio di un intervento sarebbe troppo alto, per esempio per le persone cardiopatiche, pazienti oncologici, persone con grave insufficienza respiratoria.
La fase post operatoria
L’intervento di chirurgia è solo un punto di partenza per iniziare il proprio percorso di benessere e rinascita.
Dopo la chirurgia bariatrica il paziente deve seguire una dieta completamente liquida, per poi passare ad alimenti cremosi e infine solidi, nel tempo di circa due mesi. La dieta è molto proteica, povera di carboidrati e grassi.
Per molto tempo bisogna evitare bevande alcoliche, caffè, bevande zuccherate e gasate. Inoltre il corpo non è più in grado di assumere grandi quantità di cibo o liquidi, e se si esagera si va incontro a un senso di nausea e vomito.
Insieme al controllo della dieta, quando le condizioni fisiche lo permettono, si inizia anche a praticare attività fisica, come camminate, attività in acqua, semplici esercizi a corpo libero. Il moto è fondamentale per aumentare la massa muscolare e favorire la perdita di peso.
Per un lungo periodo il paziente deve tornare in ospedale per visite di controllo e monitoraggio del peso, diradando man mano la frequenza dei controlli.
La chirurgia plastica ricostruttiva
Quando si perde moltissimo peso in poco tempo, si possono avere problemi di pelle cadente in eccesso. Questa non solo può creare disagio estetico, ma anche problemi medici, come infezioni ed irritazioni dermatologiche o problemi nella mobilità.
Nei casi molto gravi, una volta che il peso è stabilizzato, può essere suggerito di sottoporsi ad un’intervento ricostruttivo, per eliminare la pelle in eccesso e tornare ad una forma ideale.
Gli interventi più frequenti sono la ricostruzione dell’addome o addominoplastica, lifting delle cosce, lifting braccia, riduzione mammaria. E’ possibile eseguire questo tipo di interventi anche con il Servizio Sanitario Nazionale.
Fonti:
https://www.gvmnet.it/press-news/news-dalle-strutture/chirurgia-plastica-post-intervento-bariatrico-in
https://chirurgiatorino.com/chirurgia-bariatrica/protocollo-post-operatorio/
https://it.wikipedia.org/wiki/Chirurgia_bariatrica
https://www.gvmnet.it/press-news/news-dalle-strutture/chirurgia-bariatrica-tutte-le-fasi
https://asmbs.org/patients/bariatric-surgery-procedures
https://www.niddk.nih.gov/health-information/weight-management/bariatric-surgery/types
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