L’ippoterapia è una tecnica riabilitativa che prevede l’interazione con cavalli per migliorare la qualità di vita di una persona. Rientra nel vasto mondo della pet therapy, che comprende tutte le pratiche riabilitative per mezzo di animali, più comunemente cani e gatti, ma anche asini ed altri animali da fattoria.

E’ una tecnica che ha come obiettivo il miglioramento delle abilità sia a livello motorio che a livello neurologico e psicologico, oltre ad essere un’attività divertente e di svago per adulti e bambini. Il cavallo usato nelle sedute riabilitative deve essere abituato al contatto umano, docile e addestrato, così come il riabilitatore deve essere formato ed esperto nella terapia con cavalli.

L’ippoterapia nel passato

L’uso del cavallo a scopo riabilitativo è una pratica molto antica, ne abbiamo testimonianze fin dall’antica Grecia. L’uomo e il cavallo hanno sempre avuto una relazione molto stretta, e non era considerato solo uno strumento di lavoro o trasporto ma anche e soprattutto un fedele compagno di vita. Già prima di avere un sapere medico scientifico, i nostri antenati, erano sicuri che l’attività di montare a cavallo fosse benefica per molte condizioni patologiche, tra cui ansia e insonnia. Sappiamo che molti personaggio famosi del passato hanno avuto rapporti unici con i propri cavalli, tanto da lasciarne testimonianza, vere e proprie amicizie.

L’ippoterapia che conosciamo oggi è stata codificata in modo moderno negli anni ’50 del Novecento, diffondendosi principalmente in nord Europa, Inghilterra e Scandinavia per prime.

In Italia l’ippoterapia è diventata una pratica ufficiale solamente negli anni ’70, chiamata Terapia Assistita con il Cavallo.

Nel 1974 è stata fondata la International Therapeutic Riding Congress, l’organizzazione mondiale che si occupa di terapia a cavallo. Si occupa di organizzare congressi internazionali sul tema e dettare linee guida univoche e riconosciute in tutto il mondo.

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L’International Therapeutic Riding Congress ha suddiviso le attività riabilitative con i cavalli in tre categorie, a seconda delle attività che prevedono:

  • Ippoterapia (primo livello): il cavallo viene avvicinato dall’istruttore in modo che possa socializzare ed interagire con la persona che fa riabilitazione. Questo tipo di terapia è indicata per persone con disabilità gravi che non permettono di cavalcare autonomamente o di condurre il cavallo.
  • Rieducazione equestre (secondo livello): in questo caso la persona cavalca e conduce il cavallo, sempre sotto la sorveglianza del riabilitatore. Se necessario si possono utilizzare dei dispositivi per aiutare la cavalcata, in questo caso si definisce equitazione adattata. Oltre a questo fa parte della riabilitazione anche l’attività di cura del cavallo, prendersi cura di lui ed entrare in sintonia con l’animale.
  • Equitazione sportiva del disabile (terzo livello): questo tipo di attività è adatta a persone con una buona autonomia e con un po’ di esperienza. In questo caso oltre allo scopo ludico si aggiunge la componente agonistica.

La fase preliminare in ogni caso è costituita dal maternage, durante il quale il paziente e il cavallo iniziano il loro contatto, si conoscono, stabiliscono un rapporto di fiducia. In questa fase preliminare il contatto si svolge “a terra”, con l’aiuto e la supervisione del terapista.

A chi è utile l’ippoterapia?

Molte patologie vengono trattate con sedute di ippoterapia, le più frequenti sono l’autismo, la sindrome di Down, la paralisi cerebrale infantile, patologie psichiatriche, difficoltà nella relazione e nella comunicazione, gravi traumi fisici, dipendenze, disturbi d’ansia.

Possono fare ippoterapia persone adulte, anziane, bambini molto piccoli. L’attività è organizzata a misura per la persona, se necessario utilizzando anche ausili.

I benefici

L’ippoterapia è una tecnica di riabilitazione integrale, ciò significa che apporta benefici molteplici. Montare a cavallo migliora l’equilibrio e la postura, la coordinazione, il tono muscolare. E’ un allenamento anche per conoscere il proprio corpo, orientarsi e sviluppare i movimenti anticipatori. Questi sono i benefici sul corpo ma l’ippoterapia ha effetti benefici anche sulla comunicazione, il benessere psicologico, l’autostima.

Accudire un animale, prendersene cura, è una bellissima esperienza per adulti e bambini, che rafforza il senso di responsabilità e il sentirsi utile per qualcun altro. Per persone con difficoltà nelle relazioni stabilire una relazione con un animale può essere il primo passo per migliorare la comunicazione con le persone.

Fonti:
http://www.agricampo.it/benefici
https://www.sunrisemedical.it/blog/fondamenti-medici-dell-equitazione-terapeutica
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5175116/
https://www.americanhippotherapyassociation.org/what-is-hippotherapy
https://www.childrenstheraplay.org/hippotherapy
http://lnx.incontroacavallo.it/horse-therapy-italy/
http://www.scielo.org.za/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S2310-38332016000200006