La sindrome di Asperger fa parte del grande gruppo dei disturbi dello sviluppo, ed è una forma di disturbo autistico lieve, detto anche “ad alto funzionamento”.

La sindrome di Asperger infatti non intacca le capacità linguistiche o intellettive, nè è considerabile una malattia mentale.

Dal 2013 la sindrome di Asperger non viene più classificata come un disturbo isolato, ma il DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) lo include nella grande famiglia dei disturbi di tipo autistico.

Una persona con sindrome di Asperger può condurre una vita felice e soddisfacente, avere grandi soddisfazioni nello studio e nel lavoro e ottimi rapporti sociali.

Come riconoscerla

Quando incontri una persona con la sindrome di Asperger potresti notare subito qualcosa di bizzarro. Gli “Aspie”, come amano definirsi i ragazzi con Asperger, sono persone molto intelligenti, con grandi interessi, eccellenti nel lavoro e nello studio. Tuttavia possono avere problemi nel relazionarsi e nel comunicare.

La sindrome di Asperger è definita un “disturbo pervasivo dello sviluppo”, quindi ha il suo esordio nel periodo dell’infanzia. E’ un disturbo che compete alla sfera sociale e comportamentale, compromettendo l’abilità di comunicare e relazionarsi correttamente con gli altri. Rispetto al disturbo autistico le persone con Asperger sono più socievoli, non hanno difficoltà nell’esprimere i sentimenti, non presentano disturbi intellettivi e hanno dei sintomi stabili, che non peggiorano con la crescita.

Colpisce 6 persone su 10 000, è quindi una sindrome piuttosto comune e non rara.

La diagnosi della sindrome di Asperger viene fatta tramite l’osservazione del bambino. I campanelli di allarme che potrebbero destare sospetti sono:

  • Mancata reazione ai sorrisi, mancata risposta dello sguardo.
  • Il bambino ricorda informazioni in grande quantità, non necessarie. Ad esempio memorizza gli orari dei treni, gli ingredienti di un alimento, le capitali delle Nazioni, senza però avere una conoscenza generica dell’argomento.
  • Non gioca con i suoi coetanei e non cerca la compagnia di altri bambini.
  • Mancato interesse per lo sport, i movimenti sono goffi e poco coordinati.

Se si presentano più di una di queste caratteristiche è bene contattare un neuropsichiatra infantile, che potrà approfondire l’indagine ed eventualmente fare una diagnosi.

Purtroppo ancora ora alcuni genitori rifiutano la possibilità di avere un bambino con la sindrome di Asperger, rimandando la diagnosi a tempo indeterminato. Diagnosticare tempestivamente la sindrome è invece fondamentale per permettere al ragazzo di avere una buona qualità di vita, ed elaborare strategie per integrarsi perfettamente nel mondo scolastico e sociale.

La socialità

Uno degli aspetti compromessi dalla sindrome di Asperger è l’abilità sociale e la capacità di relazionarsi con gli altri. Gli Asperger sono poco empatici, fanno spesso fatica ad interpretare le reazioni e le emozioni altrui, e di conseguenza ad esprimere le proprie. A volte questa difficoltà crea grandi fraintendimenti con gli altri, che potrebbero giudicare un “aspie” come una persona fredda, maleducata, sprezzante.

Le difficoltà sociali, in particolari nell’età adulta, possono portare la persona a sviluppare altri tipi di disturbi, quali depressione, crisi di ansia, panico, isolamento.

Gli interessi totalizzanti

La sindrome di Asperger è caratterizzata dalla capacità di approfondire interessi, solitamente uno solo, in maniera molto dettagliata. Gli “aspie” hanno campi di interessi estremamente ristretti, che possono sembrare vere e proprie ossessioni. Questa particolarità di solito emerge quando il bambino inizia ad andare a scuola e quindi a leggere, intorno ai sei anni.

Un bambino con Asperger ricorda facilmente grandi quantità di dati su uno specifico argomento, senza necessariamente averne una conoscenza complessiva.

Il linguaggio

Le persone con Asperger non hanno problemi nel linguaggio ne’ intellettuali. Nonostante questo anche nel linguaggio possono esserci dei campanelli di allarme che potrebbero segnalare la sindrome. Il modo di esprimersi di un Asperger risulta un po’ “atipico”, molto, troppo dettagliato, tono della voce monotono e privo di espressione, mancanza di metafore e similitudini.

Spesso una persona con Asperger ha anche difficoltà nel recepire la reazione dell’interlocutore, può non capire se l’altra persona è interessata o meno, oppure se non ha idea di cosa si stia parlando.

I bambini con questa sindrome hanno un vocabolario molto raffinato rispetto ai coetanei, tuttavia hanno grandi difficoltà nel capire il linguaggio astratto. Metafore, allusioni, espressioni ironiche, di solito non sono colte.

La storia

La sindrome di Asperger prende il nome dal suo scopritore, il pediatra austriaco Hans Asperger. Il pediatra descrisse, agli inizi del Novecento, per la prima volta, il comportamento di bambini e ragazzi con questa patologia, anche se la sindrome venne chiamata col suo nome solo negli anni ’80, da Lorna Wing. Solamente nel 1994 la sindrome di Asperger viene inserita nel Manuale diagnostico ufficiale.

Il dottor Asperger descrisse il comportamento insolito di questi ragazzi, molto dotati intellettualmente ma solitari, isolati dai coetanei ma eccellenti nello studio e negli interessi.

Trattare la sindrome di Asperger

Una volta che la sindrome è stata diagnosticata, bisogna sapere che non esiste una cura vera e propria.

Un bambino con Asperger sarà un adulto con Asperger, e questa condizione lo accompagnerà per tutta la vita.

Come abbiamo già detto, avere una diagnosi di sindrome di Asperger non è una tragedia, visto che è assolutamente compatibile con una vita felice e piena di soddisfazioni. Anche l’aspettativa di vita non ne risente, nè le condizioni di salute generale.

La maggior parte delle persone con Asperger riesce a raggiungere senza difficoltà il diploma e la laurea, avere un lavoro gratificante ed avere una propria famiglia.

L’obiettivo della riabilitazione per un giovane con questa sindrome è quello di migliorare le abilità sociali, aiutarlo a relazionarsi con i compagni e con la famiglia. I ragazzi con sindrome di Asperger hanno maggiore facilità nel memorizzare informazioni e a focalizzarsi su un solo interesse, che sarà portato ad altissimi livelli di competenza.

Gli interessi del bambino devono essere assolutamente incoraggiati e non repressi, sono molto importanti e stimolanti, fonte di divertimento e apprendimento.

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Di solito si consiglia ai bambini e agli adulti con Asperger di seguire una terapia completa, che lavori in maniera multidisciplinari sugli aspetti più deboli, di solito la comunicazione e la flessibilità dei comportamenti.

La terapia cognitivo-comportamentale può essere utile per tenere sotto controllo i comportamenti rituali ed ossessivi, per tenere sotto controllo le emozioni negative e riuscire ad esprimere meglio quelle positive.

La terapia occupazionale è molto indicata per migliorare la manualità, per imparare a socializzare e svolgere in tranquillità tutte le operazioni quotidiane.

Ad alcune persone viene suggerita anche la terapia del linguaggio, per imparare ad esprimersi meglio, regolare il tono della voce e limitare le possibili incomprensioni.

Gli “Aspie” famosi

Molte persone che hanno fatto la storia erano affetti da sindrome di Asperger. Forse proprio le caratteristiche della sindrome gli hanno permesso di eccellere nel loro campo in maniera straordinaria. Ricordiamo che gli Asperger hanno un’ altissima capacità di concentrazione e riescono a coltivare i propri interessi senza distrazioni. Tra gli “aspie” più famosi della storia abbiamo nientemeno che Michelangelo Buonarroti, artista del rinascimento italiano, Wolfgang Amadeus Mozart, tra i più grandi compositori classici, Isaac Newton, matematico e fisico, Albert Einstein, rivoluzionario fisico tedesco.

Avvicinandoci di più ai giorni nostri abbiamo il cantautore Bob Dylan, Steve Jobs, il fondatore del colosso Apple.

Tra le persone con sindrome di Asperger che si è battuta per far conoscere questo disturbo al grande pubblico c’è Susanna Tamaro, che in scritte e interviste ha parlato della sue difficoltà da bambina, quando la sindrome non era ancora conosciuta e trattata.

Fonti: 
https://www.uppa.it/medicina/malattie-e-disturbi/sindrome-di-asperger/
https://www.portale-autismo.it/sindrome-di-asperger/
https://www.agi.it/salute/giornata_mondiale_sindrome_asperger-5019340/news/2019-02-18/
https://www.autismspeaks.org/types-autism-what-asperger-syndrome
https://www.webmd.com/brain/autism/mental-health-aspergers-syndrome
https://www.autism-society.org/what-is/aspergers-syndrome/
https://www.ninds.nih.gov/Disorders/All-Disorders/Asperger-Syndrome-Information-Page