La sclerosi multipla o SM è una patologia neurodegenerativa che provoca una progressiva morte delle cellule nervose, le uniche del nostro corpo che non possono rigenerarsi.
La sua incidenza è abbastanza alta, infatti colpisce dalle 150 alle 200 persone su un campione di 100.000 individui [1].
Studi epidemiologici mostrano che il sesso in cui si presenta con maggiore frequenza è quello femminile e l’età in cui si iniziano a vedere i primi sintomi va dai 30 ai 40 anni, anche se ci sono dei casi che esordiscono nell’infanzia.
Potenzialmente si tratta di un male che può colpire chiunque perché, come si vedrà in questo articolo, dipende da un’anomalia del sistema immunitario.
Per conoscere le cause, i sintomi e come una possibile riabilitazione possa aiutare in questi casi, non ti resta che continuare nella lettura.
Cos’è la Sclerosi Multipla
Sommario
La SM è una patologia che esordisce a causa di un’alterazione delle difese immunitarie.
Infatti nel nostro corpo c’è un sistema di regolazione complesso costituito da vari tipi di cellule, deputate al riconoscimento e all’eliminazione di agenti esterni potenzialmente dannosi. Questi vengono individuati tramite i recettori di superficie.
I globuli bianchi e altri tipi di strutture atte a questa funzione si trovano in tutte le parti del corpo e possono essere:
- fisse, ancorate stabilmente a un tessuto;
- mobili, circolanti nel sangue così da poter accorrere in qualsiasi distretto corporeo se ce n’è bisogno.
In presenza della sclerosi multipla, a causa di alcune mutazioni, però, il sistema immunitario riconosce come una possibile minaccia le cellule del nostro corpo e inizia a distruggerle.
Tutte le malattie che hanno questo tipo di decorso si chiamano autoimmuni.
Le cellule attaccate, in questo caso, sono quelle cerebrali, in termine tecnico si parla di demineralizzazione, cioè la formazione di placche in cui c’è
un’assenza della mielina.
Quest’ultima è una membrana che riveste i neuroni e serve per:
- trasmettere impulsi elettrici, quelli che usa il cervello per la trasportare le informazioni anche alla periferia;
- riparare i danni e ricreare le fibre nervose.
Analizzando il cervello di un malato affetto da SM si vedranno tantissime cicatrici chiamate anche sclerosi ecco da cosa deriva il nome della patologia.
Quest’ultima si può classificare in [2]:
- acuta, si presenta con dei focolai di infiammazione sostenuti dalle cellule immunitarie impazzite. In seguito, però, la mielina viene di nuovo sintetizzata e colma le lacune, così da creare una remissione che dà lunghi periodi di benessere;
- cronica o progressiva, non ci sono dei picchi più intensi ma un progressivo peggioramento, sintomo dell’aumentare dei danni che le cellule alterate creano nel cervello.
Sintomi della Sclerosi Multipla
I sintomi della sclerosi multipla sono vari, differenti da individuo a individuo, e dipendono dal tipo di cellule colpite.
Inoltre, siccome il corpo cerca sempre di riparare il punto in cui si verifica un danneggiamento della mielina, le sensazioni negative possono scomparire e ripresentarsi periodicamente con differente entità.
Nella maggior parte dei casi i pazienti lamentano:
- stanchezza e alterazioni nel movimento. Il soggetto si sente senza forze e alcune parti del corpo appaiono insensibili o bloccate; contemporaneamente si può presentare anche un fastidioso formicolio;
- disturbi emozionali, con modificazioni dell’umore e depressione improvvisa;
- alterazione dei sensi, soprattutto la vista. Infatti la demineralizzazione può avvenire nelle porzioni del cervello deputate alla visione, provocando difficoltà visive come l’impossibilità di vedere distintamente gli oggetti;
- alterazioni dell’equilibrio e vertigini;
- difficoltà nel controllare i muscoli dell’ano e lo sfintere della vescica.
Cause della Sclerosi Multipla
Le cause dell’esordio della sclerosi multipla ancora non sono completamente note ma alcune ipotesi sono state vagliate e da queste si procede nel portare avanti numerosi studi. Quelli più accreditati ipotizzano che la SM sia causata da[3]:
- alterazioni genetiche, si è visto che c’è una maggiore probabilità che persone appartenenti allo stesso nucleo famigliare manifestino la patologia. Però a causa della variazione del materiale genetico la possibilità di ammalarsi è minore più si va avanti con le generazioni;
- infezioni, infatti i focolai di SM sono spesso circoscritti in aree geografiche specifiche come se si trattasse di un virus che contagia persone vicine. La SM, però, non si può trasmettere da persona a persona, ma è legata alla presenza del virus Epstein-Barr (EBV), della famiglia degli Herpesvirus, quelli che danno origine al fuoco di sant’Antonio, alla varicella e all’herpes. Ricerche hanno mostrato che molti di coloro che si sono ammalati di SM avevano contratto in precedenza questo virus;
- fattori ambientali [4], studi hanno visto che coloro che vivono in zone del mondo più esposte alla luce solare hanno meno possibilità di sviluppare la malattia. Questa ipotesi è stata mossa perché una percentuale più alta di pazienti che ha contratto la SM si trova in regioni a sud e a nord del mondo, lontane dalla fascia equatoriale. La maggiore incidenza della patologia infatti c’è in nord Europa, negli Stati Uniti e in Australia del sud, con le dovute eccezioni. Questo deriva da una diminuzione della produzione di vitamina D che viene sintetizzata dal nostro organismo in una reazione attivata dalla luce solare. Sperimentazioni che hanno somministrato a bambini e adolescenti integratori a base di questa sostanza sembrerebbero confermare l’ipotesi.
Come curare la Sclerosi Multipla
Anche se la ricerca ha fatto moltissimi passi avanti, scoprendo il meccanismo con cui avviene la degenerazione cellulare, attualmente non esiste una cura risolutiva per la sclerosi multipla ma si possono somministrare solo farmaci che migliorano la vita di un malato, rendendola molto simile per lunghezza a quella di un soggetto sano.
Per le fasi acute si usano per lo più farmaci antinfiammatori derivati dal cortisone. Queste molecole attualmente sono le più efficaci in questo senso, in modo particolare il metilprednisolone è quello d’elezione.
La via di somministrazione usata in questi casi è quella endovenosa che può essere sostituita da quella orale, per una cura di mantenimento.
Per quanto riguarda la forma cronica, invece, la terapia prevede differenti tipi di farmaci che hanno il compito di bloccare le cellule impazzite, cercando di limitare i danni.
Le categorie che fino a ora si sono dimostrate efficaci sono:
- immunosoppressori, come il mitoxantrone o il fingolimod, le stesse medicine utilizzate per i tumori. Servono per inattivare il sistema immunitario, in questo caso tornano utili perchè è proprio questo che determina l’avanzamento della patologia;
- anticorpi monoclonali, come il natalizumab, servono per rinforzare le difese del corpo con meccanismi specifici;
- proteine, come gli interferoni, secrete del sistema immunitario, che aiutano il nostro organismo a combattere le cellule alterate che attaccano la mielina.
Riabilitazione per la Sclerosi Multipla
La riabilitazione, come per altre malattie neurodegenerative, è molto importante infatti sostiene il paziente:
- nelle crisi psicologiche, che si presentano soprattutto all’inizio, perché si ha un senso di smarrimento e di incredulità davanti alla diagnosi;
- fisicamente, insegnando tecniche per affrontare le fasi acute.
Sarà un’equipe multidisciplinare a prendersi cura del malato e della sua famiglia, infatti si è visto che coinvolgendo anche i parenti e coloro che sono vicini al soggetto (di solito definiti caregiver) in questo percorso i risultati sono più veloci e duraturi. Sapere come comportarsi con una persona affetta da SM è un plus che fa star meglio il paziente e crea un clima famigliare migliore.
I luoghi dove dedicarsi alla riabilitazione sono vari, questa può essere fatta in strutture dove il paziente deve essere ricoverato per un periodo di tempo per sottoporsi a degli esami di accertamento, in un ambulatorio o anche a casa.
Quest’ultima opzione è scelta solo nei casi più gravi, infatti si favorisce la socialità e l’instaurarsi di un rapporto con altri pazienti e volontari, per non creare una comunità sempre attiva in caso di bisogno.
Per quanto riguarda la fisioterapia, quindi la riabilitazione del fisico, questa punta molto al movimento e alla gestione del corpo per affrontare in modo ottimale gli attacchi che creano problemi nel camminare.
Si punta soprattutto a ridurre le cadute che possono creare delle conseguenze molto più gravi della malattia stessa. A questa si affiancano anche altre terapie che allenano differenti aree che, con il progredire della malattia, potrebbero manifestare malfunzionamenti, come i muscoli della vescica, quelli della deglutizione o il linguaggio.
Sono molto importanti anche gli psicologi che sostengono la persona durante i momenti di sconforto e consigliano come agire quando ci si sente preda dei sentimenti.
Centri di riabilitazione
I centri di riabilitazione più grandi a cui rivolgersi in Italia sono gestiti dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e attualmente si trovano a Genova, Aosta, Padova, Brescia, Como e in provincia di Vicenza.
Si tratta delle strutture aggregative molto importanti anche per l’informazione e la sensibilizzazione a questa malattia.
Ci sono differenti tipi d’incontri: quelli di gruppo e quelli individuali, quelli informativi e quelli terapeutici. Si organizzano pure dei seminari e dei workshop per approfondire le nuove scoperte, gli studi e aspetti specifici della malattia, come la sessualità, la gravidanza e disturbi legati alla minzione.
Fonti
[1] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11603614
[2] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11955556
[3] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17444504
[4] https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S1474442204009330
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