Se pensiamo ai reumatismi ci viene subito in mente una persona anziana, gli acciacchi dell’età, il dolore articolare. Non è così, esiste una particolare forma di artrite che colpisce i più piccoli, anche i neonati, chiamata artrite giovanile.

L’artrite idiopatica giovanile, detta anche AIG o artrite reumatoide infantile, è una patologia delle articolazioni, caratterizzata da un’infiammazione persistente, con esordio prima dei 16 anni. Viene definita idiopatica perché non se ne comprende la causa esatta.

Non è una malattia così rara, infatti in Italia viene diagnosticata l’artrite a 10 bambini su 100.000.

L’artrite giovanile è una malattia cronica, questo vuol dire che di solito accompagna la persona per tutta la vita, con periodi di remissione, nei quali non si avvertono particolari fastidi, e periodi di riacutizzazione.

Le cause

Le cause di questa patologia ancora non sono molto chiare.

La comunità medica è d’accordo che ci siano ragioni genetiche, ambientali, immunitarie.

L’artrite giovanile è una risposta anomala del nostro sistema immunitario che attacca le cellule del proprio corpo come se fossero agenti esterni. Proprio per questo motivo è detta malattia autoimmune, perché l’organismo sembra non riconoscere le cellule del suo stesso corpo.

L’artrite giovanile è una malattia ereditaria?

No, non è propriamente una malattia ereditaria perché non si trasmette direttamente dai genitori ai figli. Esiste però un fattore di ereditarietà, caratteristiche genetiche che predispongono a sviluppare la malattia.

Infatti è facile che si presenti in più membri della stessa famiglia.

Sintomi

Come si riconosce l’artrite giovanile? Ecco i sintomi più comuni:

  • Le articolazioni sono gonfie e calde, proprio perché infiammate.
  • Le articolazioni sono rigide e il movimento è molto limitato
  • Gonfiore e dolore tendono a migliorare nel corso della giornata, sono peggiori al mattino e la sera si affievoliscono.
  • I sintomi articolari possono essere associati a malessere generalizzato, febbre, debolezza, psoriasi.

Nei casi più gravi l’artrite può interferire con la normale crescita ossea del bambino.

Le forme più frequenti che possono comparire sono  micrognazia (mento retratto), poca mobilità della mandibola, con conseguente difficoltà nella nutrizione, lunghezza diseguale degli arti, di solito l’arto con artrite è più lungo.

L’artrite infantile può portare anche delle anomalie oculari, la più comune delle quali è l’ iridociclite, una infiammazione del vitreo.

Di solito l’iridociclite è asintomatica, ma rare volte causa offuscamento della vista.

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Forme più comuni di artrite giovanile

L’artrite giovanile si presenta in modi diversi, colpisce diversi tipi di articolazioni e può avere delle patologie associate.  Vediamo le forme di artrite giovanile più frequenti:

  • Atrite pauciarticolare o oligoarticolare: è la forma più comune, con maggiore incidenza nel genere femminile. Colpisce al massimo quattro articolazioni, solitamente le grandi articolazioni come ginocchia, gomiti, caviglie, polsi. Se nel tempo le articolazioni colpite aumentano si parla di artrite pauciarticolare “extended”.
  • Artrite poliarticolare: coinvolge più di quattro articolazioni, e colpisce anche le piccole articolazioni come mani e piedi.
  • Artrite sistemica: in questo tipo di artrite si riscontrano i sintomi di infiammazione generalizzata. Quindi febbre, malessere, ingrossamento del fegato e dei linfonodi, problemi dermatologici.
  • Artrite psoriasica: l’artrite è associata alla psoriasi, una malattia infiammatoria della pelle, all’inspessimento delle unghie e alla dattilite (dita gonfie). E’ molto legata alla storia familiare, ed è molto frequente che ne soffra anche un parente di primo grado.

C’è una cura per l’artrite giovanile?

L’artrite giovanile nella maggior parte dei casi guarisce spontaneamente con la crescita.

Circa il 50-70% dei casi di artrite nei bambini ha una remissione completa nell’età adulta. Non si può però aspettare senza far niente, perché ha dei sintomi molto disturbanti, in particolare per un bambino.

Inoltre se non trattata l’artrite può danneggiare le articolazioni in maniera irreparabile, che resterebbero limitate nei movimenti una volta passata la fase di infiammazione acuta.

Oggi per tenere sotto controllo l’infiammazione reumatica vengono utilizzati i farmaci Fans, degli antinfiammatori, che agiscono sul gonfiore e sul dolore.

Vengono somministrate anche infiltrazioni locali, se l’infiammazione è molto forte, intrarticolari, di corticosteroidi.

La riabilitazione

Oltre al trattamento farmacologico la riabilitazione ha un ruolo determinante per prevenire la compromissione delle articolazioni e mantenere un buon tono muscolare.

Sono molto utili i tutori, degli ausili che mantengono l’articolazione in una posizione comoda e prevengono deformazioni. Il bambino infatti, sentendo dolore all’articolazione, tende ad assumere posizioni antalgiche, ovvero che momentaneamente danno sollievo e limitano il dolore.

Queste posizioni, asimmetriche e innaturali, se assunte per molto tempo, possono causare delle deformazioni ossee e articolari.

La riabilitazione include anche esercizi mirati, rieducazione posturali e allungamenti, per prevenire l’accorciamento dei muscoli e dei tendini.

La riabilitazione ortopedica è un’ottima soluzione per mantenere la mobilità articolare.

Con l’artrite giovanile, si può fare sport?

Questa è la prima domanda che si fanno i bambini ai quali viene diagnosticata l’artrite giovanile. Ovviamente per i bambini lo sport è fondamentale, come anche il gioco con i compagni, corse, biciclette, pattini.

Per un bambino fare sport e condurre una vita attiva è fondamentale per mantenere il giusto peso, non sviluppare malattie metaboliche, sviluppare coordinazione e, cosa più importante, divertirsi con gli amici.

I bambini con artrite possono svolgere attività sportiva, facendo attenzione a non sforzare eccessivamente l’articolazione dolente.

E’ importante anche fermarsi quando si sente dolore o fastidio, senza però rinunciare all’attività fisica e al divertimento. E’ così importante a livello psicologico partecipare alle attività sportive con i compagni, essere coinvolti e fare una vita normale insieme ai coetanei.

Se possibile, è meglio preferire attività sportive che sollecitano poco le articolazioni; sono più adatti gli sport acquatici, il ciclismo, che stressano poco le ginocchia. Da evitare il tennis, per chi ha problemi di artrite a mani e gomiti, pallavolo, basket, i salti possono infiammare ulteriormente le articolazioni.

In ogni caso non rinunciare allo sport, ogni bambino può imparare a riconoscere quando fermarsi un po’ senza rinunciare al divertimento.