Se la nostra dieta fosse basata su cereali integrali, frutta, verdura e legumi, così come la nostra fisiologia ci richiede, vedremmo svanire il problema dell’obesità.
Will Tuttle, attivista statunitense
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’obesità è il problema di salute più diffuso al mondo, concentrato nelle aree più ricche e sviluppate. In Italia, si conta che sia sovrappeso o obeso il 46% della popolazione, quasi la metà, e che un terzo dei bambini sia obeso o gravemente sovrappeso.
L’obesità è una condizione tipica del mondo ricco, dove procurarsi del cibo è molto facile ed economico. L’uomo, per tutto l’arco della sua storia, ha avuto il problema di non potersi nutrire abbastanza.
Con l’industrializzazione della filiera alimentare, il miglioramento generale delle condizioni economiche, il problema si è esattamente ribaltato: le persone assumono troppe calorie rispetto al loro bisogno e tendono ad ingrassare.
Accumulare troppo grasso corporeo aumenta la probabilità di sviluppare gravi patologie correlate all’obesità e riduce l’aspettativa di vita.
L’indice di massa corporea o BMI
Sommario
La condizione di obesità non può essere diagnosticata solamente in base al peso di una persona, che può variare a seconda della corporatura, l’età, l’altezza, il genere.
Il più comune metodo di valutazione è l’indice di massa corporea, in inglese body mass index o BMI. L’indice di massa corporea non è altro che il rapporto tra il peso della persona il quadrato della sua altezza, espressa in metri.
Di solito si considera obesa una persona con un BMI maggiore a 30, sovrappeso se compreso tra 25 e 30, normopeso tra 18,5 e 25 e infine sottopeso se inferiore a 18,5.
Per bambini e ragazzi le normali tabelle di indice di massa corporea non sono considerate attendibili, vengono più spesso utilizzate apposite tabelle dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Le cause dell’Obesità
Non si diventa obesi da un giorno all’altro, ma l’obesità è una condizione che si sviluppa nel corso del tempo. Spesso si inizia ad essere sovrappeso o obesi sin dall’infanzia, con un peggioramento nell’età adolescenziale.
La causa dell’obesità non è altro che uno squilibrio tra le calorie assunte e quelle spese: se il corpo assume troppe calorie senza spenderne abbastanza tende ad immagazzinare grasso.
L’obesità è causata dall’alimentazione scorretta, eccessivamente calorica e ricca di grassi. Se a questo si aggiunge la scarsa attività fisica, ecco che il corpo inizia a prendere peso. Siccome l’aumento di peso è un processo graduale, spesso non ci si accorge subito del problema.
Oltre al problema calorico, l’obesità può essere causata da patologie tiroidee, la sindrome dell’ovaio policistico o malattie endocrine. Anche alcuni farmaci favoriscono l’aumento del peso, quali cortisoni, anticoncezionali ormonali, psicofarmaci.
I principali errori che fanno prendere peso
Ci sono alcuni comportamenti che contribuiscono all’aumento del peso corporeo. Vediamo quali:
- Mangiare spesso fuori casa: al ristorante, al bar o al pub, le porzioni sono molto più grandi e gli alimenti sono più grassi e salati. Concedersi un pasto fuori è una cosa molto piacevole, ma deve essere un’eccezione.
- Mangiare fuori pasto: chi ha l’abitudine di mangiare fuori dai pasti principali tende a mangiare di più e in maniera più impulsiva. Abituati ad organizzare i pasti, e a mangiare solamente quello che hai nel piatto.
- Bere bevande zuccherate e alcoliche: attenzione, non si ingrassa solo mangiando. Le bevande alcoliche e zuccherate sono molto caloriche e andrebbero assunte raramente.
- Consumare cibo spazzatura: procurarsi del cibo molto calorico e di cattiva qualità è molto facile, inoltre è già pronto per essere mangiato. Consumare spesso pasti già pronti, fritti e grassi, non è un’abitudine salutare.
I numeri dell’obesità in Italia
Basandosi sui dati Istat del 2015 in Italia è obeso quasi il 10% della popolazione ed è in sovrappeso circa il 35%. Tirando le somme, quasi la metà degli italiani ha un peso eccessivo.
L’Italia è anche il paese europeo con la più alta presenza di bambini obesi, oltre il 30% del totale.
L’obesità non è distribuita in maniera uniforme, ma è molto più frequente nelle regioni del sud Italia. E’ inoltre più diffusa tra gli uomini che tra le donne.
Oggi la regione che sente maggiormente il problema dell’obesità è la Campania, che ha pessimi dati anche riguardo i bambini, seguita da Molise, Sicilia, Calabria e Basilicata. Tra le regioni virtuose invece, abbiamo il Trentino Alto Adige, Liguria, Toscana e Lombardia.
L’obesità nei bambini
L’obesità è un problema molto diffuso anche in età pediatrica. Sempre più bambini diventano gravemente sovrappeso o obesi a causa di un’alimentazione sbagliata e della scarsa attività fisica.
L’obesità durante l’infanzia ha due problemi principali: un bambino obeso ha altissime probabilità di esserlo anche una volta cresciuto, e le problematiche di salute a cui può andare incontro.
Ancora più che in un corpo adulto, l’eccesso di peso in un bambino determina danni alle articolazioni, difficoltà nei movimenti, problemi metabolici e conseguenze psicologiche.
Per abituare un bambino ad un’alimentazione sana, ricordiamo delle piccole regole che possono tornare utili:
- Le buone abitudini sono di famiglia: se tutta la famiglia segue una corretta alimentazione è più facile che anche i bambini seguano una dieta sana e bilanciata. E’ molto difficile convincerli a rinunciare al cibo spazzatura se i genitori sono i primi a non farlo.
- Sport e gioco all’aperto: ogni bambino ha bisogno di muoversi e condurre una vita attiva. I bambini devono avere la possibilità di fare sport e svolgere attività divertenti e non sedentarie.
- Televisione e videogiochi, con moderazione: il tempo passato a guardare la Tv o a giocare al computer deve essere limitato.
- Dormire bene: riposare bene e essere regolari nel ciclo sonno-veglia ha conseguenze anche sul metabolismo. Quando si dorme poco e male si tende a mangiare di più e a ristorarsi con il cibo.
- Preferiamo il cibo sano: i bambini vanno abituati sin dallo svezzamento ad una dieta varia ed a prediligere alimenti sani. Dolci, patatine, e altri alimenti calorici devono essere un’eccezione.
Le conseguenze dell’essere obesi
L’obesità può causare molte complicazioni mediche, con una drastica diminuzione della qualità di vita e della sua durata. Vediamo le conseguenze più frequenti:
- Aumento del colesterolo e dei trigliceridi: è riscontrabile facendo delle analisi del sangue. L’alterazione di questi valori favorisce lo sviluppo di malattie cardiovascolari.
- Problemi alle articolazioni e alle ossa: la struttura di una persona obesa, il suo scheletro, è sottoposto a carichi troppo pesanti. Le articolazioni possono danneggiarsi e i movimenti sono molto faticosi.
- Diabete di tipo 2: il diabete di tipo 2 è molto legato alla condizione di obesità.
- Aumento della pressione sanguigna: le persone obese soffrono molto spesso di pressione alta, a causa dell’aumento del volume del sangue, di occlusioni dei vasi sanguigni e eccesso di insulina.
- Steatosi epatica: nelle persone con eccessiva massa grassa il fegato aumenta di volume e riduce le sue funzionalità.
- Problemi cardiaci: in un corpo obeso il cuore lavora con molta fatica. Il muscolo cardiaco deve pompare il sangue con maggiore spinta e questo genera un sovraccarico di lavoro. Le persone obese hanno un alto rischio di infarto e ischemie.
- Infertilità e problemi sessuali: l’eccesso di grasso, che è a tutti gli effetti un organo endocrino, crea squilibri ormonali. Per questo l’obesità riduce la fertilità e la salute sessuale sia negli uomini che nelle donne.
L’obesità e la discriminazione
L’obesità non ha conseguenze solo sulla salute fisica, ma anche a livello sociale e personale. Può determinare scarsa autostima, insicurezza, asocialità, depressione.
Purtroppo le persone sovrappeso o obese sono tra quelle più discriminate e svilite a causa di giudizi e stereotipi. La nostra società propone infatti come modello vincente un corpo magro e atletico, come sinonimo di salute e forza mentale. Chi non risponde a questi rigidi dettami viene spesso giudicato come pigro, svogliato, eccessivamente legato al cibo.
Il peso è una delle cause principali del bullismo a scuola, che causa spesso abbandono scolastico, problemi di salute psichiatrica e nei casi più sfortunati, gesti estremi.
Un’analisi sulla società americana ha evidenziato come le persone obese abbiano in media stipendi più bassi, un tasso di disoccupazione più alto, difficoltà nell’avere relazioni stabili, meno relazioni sociali. Tutto questo è frutto di discriminazione.
Come uscire dalla condizione di obesità
Purtroppo non esiste la bacchetta magica, per una persona obesa è molto difficile cambiare le proprie abitudini e perdere peso.
L’obiettivo è quello di perdere peso, in maniera sana e senza privare il corpo del nutrimento necessario. E’ importante cambiare la propria dieta, meglio se sotto la supervisione medica, e inserire l’attività fisica nella propria giornata.
All’inizio, se si è abituati a muoversi davvero poco, si può iniziare gradualmente: evita di prendere la macchina e spostati a piedi o in bicicletta. Non prendere l’ascensore, ma fai le scale ogni volta che ne hai la possibiltà. All’inizio è molto faticoso, ma giorno dopo giorno, grazie al rafforzamento muscolare e alla perdita di peso, sarà più facile.
Oltre alla dieta e all’esercizio fisico, nei casi molto gravi di obesità, si ricorre alla chirurgia bariatrica. La chirurgia bariatrica ha come obiettivo quello di ridurre il volume dello stomaco e quindi limitare il cibo che può essere assunto. Esistono diverse tecniche chirurgiche, quali il bendaggio gastrico, il bypass gastrico e la diversione biliopancreatica.
Fonti:
https://www.stateofmind.it/tag/obesita/
https://www.ikosecm.it/ecm/corsi-ecm/l-obesita-e-una-malattia/
https://www.auxologico.it/malattia/obesita#
https://www.epicentro.iss.it/obesita/
https://www.humanitas.it/malattie/obesita/
https://www.infodata.ilsole24ore.com/2018/05/11/obesita-la-mappa-regionale-del-rischio-campania-cima-alla-classifica/?refresh_ce=1
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