Una lesione fisica viene definita come un’alterazione, spesso dolorosa, di un tessuto del corpo umano. L’alterazione può essere nella forma, nella posizione o nella struttura, e quasi sempre è causa di dolore acuto. Il dolore infatti, come abbiamo detto nell’articolo sulla terapia del dolore, altro non è che un segnale che il nostro corpo ci da, in seguito a una lesione.

Ecco il nostro articolo sulla terapia del dolore!

Attenzione, non confondere la lesione con la sua conseguenza, ovvero la menomazione. In sede legale e assicurativa si valuta l’entità della menomazione e non la lesione che l’ha causata. Una lesione relativamente lieve può causare una menomazione grave e permanente, così come una grave lesione può non avere gravi conseguenze.

Una lesione fisica può essere sia interna sia esterna. Le lesioni esterne, per esempio le ferite, sono visibili ad un primo esame, le lesioni interne sono più difficili da individuare tempestivamente. I segnali che ci indicano una lesione interna sono il dolore, ematomi ed ecchimosi (lividi).

Lesione e ferita non sono la stessa cosa

Un’altra precisazione; anche se nel linguaggio comune lesione e ferita sono dei sinonimi, i due concetti non coincidono.

Quando pensiamo ad una ferita sicuramente pensiamo ad un taglio, magari causato da un incidente domestico o una caduta. Bene, è giusto. Una ferita è tecnicamente un’interruzione della continuità della cute, quindi tagli, abrasioni, ustioni.

Le lesioni invece sono una categoria più ampia, non sono danneggiamenti della cute, ma danneggiamenti a tutti i tipi di tessuti del corpo umano: rottura di vasi sanguigni, danneggiamenti dei tessuti molli, fratture ossee, lesioni dei tendini, e molte altre.

Quindi, le ferite sono sicuramente lesioni, ma non tutte le lesioni sono definibili come ferite.

Le lesioni fisiche a volte hanno bisogno di un trattamento riabilitativo per guarire. Leggi il nostro articolo sulla riabilitazione ortopedica, potrebbe esserti utile!

Tipi di lesioni fisiche

Le lesioni fisiche possono essere di vario genere, a seconda della parte lesa e della causa della lesione.

Per prima cosa possiamo analizzare le cause che provocano una lesione fisica:

  • Un trauma: pensiamo ad un incidente, una caduta, o anche l’impatto di un corpo contundente. Rientrano nelle lesioni da trauma anche quelle causate da armi, da taglio o da fuoco.
  • Schiacciamento o pressione prolungata: le lesioni causate dalla pressione prolungata su una parte del corpo sono le lesioni da decubito, frequenti nelle persone costrette all’immobilità, o necrosi dovute all’ostruzione di vasi sanguigni. Potrebbero essere causate da schiacciamenti o da forti e prolungate costrizioni.
  • Pressione acuta ed intensa: la lesione è causata da un colpo diretto ad una parte del corpo, causando un danneggiamento dei tessuti e dei vasi sanguigni.
  • Patologia: le lesioni non sono sempre causate da fattori esterni, ma possono essere causate anche da particolari patologie. Pensiamo ad un infarto, può causare una lesione al muscolo cardiaco, oppure alle lesioni ulcerose causate dal diabete.

Le lesioni fisiche più comuni

Le lesioni fisiche si distinguono poi per tipologia, ne elenchiamo solo alcune:

  • Taglio: il taglio è una discontinuità dell’integrità della cute, causato generalmente da lame o oggetti taglienti utilizzati impropriamente. La lesione da taglio può interessare la cute e lo strato immediatamente inferiore, se però è molto profonda può danneggiare anche i vasi sanguigni e gli organi interni. Le ferite da taglio sono definite “mutilanti” se causano l’amputazione di una parte del corpo.
  • Ematoma: l’ematoma si verifica a seguito di un trauma ed è uno sversamento di sangue in un tessuto. Nel linguaggio comune è noto come livido. Gli ematomi di lieve entità regrediscono spontaneamente, e può essere utile l’applicazione di ghiaccio. Oltre che da un trauma, un ematoma può essere causato da problemi di tipo circolatorio.
  • Abrasione o escoriazione: le abrasioni e le escoriazioni sono la stessa cosa, l’unica differenza riscontrabile è che l’escoriazione è generalmente considerata più grave. L’escoriazione è una lesione cutanea che consiste nell’asportazione degli strati più superificiali della pelle. L’escoriazione è causata generalmente dall’attrito con superfici ruvide.
  • Lesione da arma da fuoco: le lesioni da arma da fuoco sono causate dall’esplosione di un’arma, comunemente pistole o fucili. A seconda della parte del corpo colpita, le lesioni da arma da fuoco possono essere molto gravi, spesso mortali. L’ingresso di un proiettile nel corpo umano provoca inizialmente la lesione cutanea, e poi la lesione di organi interni, vasi sanguigni e ossa.
  • Frattura ossea: la frattura è la crepa o la rottura di un osso del corpo. Di solito è causata da un trauma violento, o anche da una pressione prolungata ed eccessiva. Nei casi peggiori la frattura di una o più ossa può comportare il danneggiamento di nervi o vasi sanguigni.
  • Lesione dei legamenti: i legamenti sono fibre che legano le ossa tra loro. Sono fibre poco elastiche, quindi è frequente vengano lesionate. I legamenti possono lesionarsi in seguito a uno sforzo eccessivo, per usura, oppure in seguito a un trauma.

Le lesioni cerebrospinali

Tra le lesioni più pericolose abbiamo quelle che interessano il tessuto cerebrale e nervoso:

  • Lesione spinale: La lesione spinale è la lesione di un fascio di nervi presenti nella cavità della spina dorsale. La lesione dei nervi spinali determina un’interruzione degli impulsi nervosi tra il cervello e la periferia del corpo, con conseguente insensibilità e immobilità. La lesione spinale può essere causata da cadute, incidenti stradali o gravi colpi.
  • Lesione cerebrale: la lesione cerebrale è il danneggiamento di una parte del cervello. La lesione cerebrale compromette molte funzioni della persona, motoria, verbale e intellettuale. Può essere causata da cadute, incidenti stradali, aggressioni.

Quantificare le lesioni fisiche

Come abbiamo già accennato, è molto importante “quantificare” una lesione fisica in sede penale, se si richiede un risarcimento in seguito a un danno.

Quando si richiede un risarcimento in seguito a una lesione, pensiamo il caso di un’aggressione, un incidente stradale o un infortunio sul lavoro, si valutano diversi aspetti del danno subito, chiamato in gergo legale danno biologico.

Il danno biologico è costituito da più fattori:

  • Inabilità temporanea (I.T.A): per quanto tempo la persona danneggiata è totalmente incapace di svolgere le sue occupazioni, magari è ricoverata in ospedale o assistita a domicilio.
  • Inabilità temporanea parziale (I.T.P): in questo caso la persona lesa è parzialmente incapace di svolgere le sue occupazioni, e il suo grado di inabilità è espresso in percentuale. Un esempio di I.T.P sono i giorni di riposo prescritti dal medico.
  • Invalidità permanente: oltre all’inabilità temporanea, che con il passare del tempo tornerà alla normalità, in seguito a una lesione si possono avere forme di invalidità non reversibili.
  • Anche l’invalidità permanente è valutata in percentuali, con il massimo di invalidità 100% se la persona invalida è completamente inabile a svolgere le sue occupazioni in autonomia.
  • Danno alla capacità lavorativa specifica: quando una persona, in seguito a una lesione, diventa inabile a svolgere la sua attività professionale, perdendo quindi la capacità reddituale, si parla di danno alla capacità lavorativa.
  • Danno morale: una lesione non comporta solamente un danno fisico, ma anche psichico.

In questo ambito ricadono tutte le conseguenze psicologiche di un incidente, un infortunio o un’aggressione, come il dolore fisico, la degenza, limitazioni sociali e lavorative.

Rientrano tra i danni morali anche cicatrici o menomazioni fisiche che causano senso di vergogna e inibizione sociale.

Ovviamente per valutare l’entità di un danno da lesione è necessario rivolgersi a un legale e una commissione di specialisti valuterà tutto il materiale documentario.

In sintesi

Abbiamo visto che l’argomento delle lesioni fisiche è davvero inesauribile, ne esistono di moltissime tipologie. Possono essere lievi e regredire spontaneamente in poco tempo, o gravissime. Non ha senso quindi parlare di riabilitazione o cura in maniera troppo generale.

Ricorda però di rivolgerti ad un medico se una lesione ti provoca dolore o preoccupazione, rimandare potrebbe solamente aggravare la situazione.

Fonti: 
http://www.treccani.it/enciclopedia/lesione_%28Dizionario-di-Medicina%29/ http://www.indennizzo.net/quantificazione_lesioni.html