Cosa è il diabete

Il diabete mellito, o semplicemente diabete, è una patologia cronica caratterizzata dall’assenza o dalla carenza di insulina nel sangue. L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che ha come funzione l’assorbimento del glucosio, uno zucchero, da parte delle cellule. In carenza di insulina il glucosio non riesce a penetrare le cellule e si accumula nel sangue. Quando il glucosio è troppo concentrato nel sangue si parla di iperglicemia, una condizione molto pericolosa se non viene tenuta sotto controllo.

Una condizione di iperglicemia prolungata può danneggiare i reni, gli occhi, gli arti, il cuore e il cervello.

Varie tipologie di diabete

Il diabete è una patologia con diverse varianti. Vediamo le categorie più comuni:

  • Tipo 1: questo tipo di diabete è una forma minoritaria, e in Italia interessa circa 300 000 persone.
    Quando si è affetti da diabete di tipo 1, il pancreas non produce insulina, che è completamente assente nel corpo. In questo caso bisogna che la persona si inietti l’insulina necessaria ogni giorno, per tutta la vita. Non conosciamo le cause che determinano l’insorgere di questo tipo di diabete, si pensa a fattori genetici e ambientali. E’ classificata infatti tra le malattie autoimmuni.
  • Tipo 2: questo tipo di diabete insorge di solito in età adulta, ed è di solito associato a problemi metabolici, sovrappeso o obesità.
  • Gestazionale: è il diabete tipico del periodo della gravidanza, e di solito scompare dopo il parto. Le donne che sviluppano il diabete gestazionale la prima volta è facile che lo sviluppino di nuovo in una gravidanza successiva, o che nella vita sviluppino il diabete di tipo 2. E’ una patologia abbastanza frequente, infatti si sviluppa circa in una gravidanza su 10.
  • Monogenico: è una forma rara di diabete, di origine genetica.

L’obesità, il problema di salute più diffuso al mondo

Salute e Benessere
Leggi l’articolo

I sintomi

Come ci si accorge di avere il diabete? I sintomi che dovrebbero allertare sono:

  • Poliuria: l’urina prodotta dal corpo è eccessiva, e quindi si tende ad andare in bagno troppo spesso. Sono frequenti anche i risvegli notturni.
  • Polidipsia: si ha sempre la sensazione di sete, anche dopo che si è bevuto. Si percepisce anche la disidratazione delle mucose, occhi e bocca secca.
  • Polifagia: si ha sempre lo stimolo della fame, anche dopo aver mangiato.
  • Astenia: prevale la sensazione della stanchezza. Si ha difficoltà nello svolgere le azioni quotidiane, si dorme troppo e si fa fatica a svegliarsi.
  • Problemi alla vista: vista velata, secchezza agli occhi, vista non nitida, possono essere sintomi iniziali del diabete.

La diagnosi

Il diabete viene diagnosticato attraverso le analisi del sangue:

I valori che vengono controllati sono:

  • Valore della glicemia a digiuno: dopo almeno 8 ore di digiuno il valore del glucosio nel sangue non scende sotto i 126 mg/dl.
  • Emoglobina glicata: indica la media delle glicemie. Nelle persone con questa patologia è superiore a 6,5.
  • Test da carico di glucosio: viene assunto in modo controllato del glucosio e se ne misura il valore nel sangue nell’immediato e dopo 2 ore. Se dopo due ore non viene adeguatamente assorbito è segno di diagnosi positiva.

Quanto è diffuso il diabete

Il diabete, in particolare il diabete di tipo 2, è sempre più diffuso nei paesi industrializzati, e il suo aumento desta preoccupazione nella comunità medica.

Il numero di persone colpite dal tipo 2 sta crescendo a causa del generale invecchiamento della popolazione, a causa dell’obesità sempre più diffusa e della scorretta alimentazione.

In Italia, secondo i dati ISTAT del 2015, ci sono oltre 3 milioni di diabetici, circa il 5% della popolazione. Ovviamente non è una patologia distribuita uniformemente nella popolazione, ma è molto più comune negli over 75.

In drammatica crescita è anche il diabete gestazionale, a causa dell’elevata età delle madri, il peso eccessivo o con una predisposizione familiare.

La prevenzione

Purtroppo per il diabete di tipo 1 non esiste prevenzione, in quanto è una malattia autoimmune. Il diabete di tipo 2 invece, legato a fattori quali il peso e l’alimentazione, è assolutamente prevenibile.

La prima forma di prevenzione nei confronti del diabete di tipo 2 è uno stile di vita sano. Una persona normopeso, che conduce un’alimentazione corretta, ha pochissime probabilità di sviluppare la malattia, rispetto ad una persona in condizioni fisiche peggiori.

Per abbassare il rischio di sviluppare il diabete è importante:

  • Svolgere attività fisica, anche moderata, in modo costante.
  • Avere un peso adeguato, evitare di prendere peso in modo eccessivo. Per chi è già in una condizione di sovrappeso è importante rivolgersi ad uno specialista dell’alimentazione per perdere peso in modo sano.
  • Fare una dieta sana, ricca di fibre, vegetali, e preferire alimenti con un basso indice glicemico.

Le complicazioni

Una persona con diabete di tipo 1, cioè che non produce completamente insulina, se non ne assume per troppo tempo va incontro al coma chetoacidosico. Questo causa perdita di conoscenza, disidratazione e infine la morte.

Le persone a cui viene diagnosticato il diabete di tipo 2 sono persone che in generale non hanno grandi problemi di salute. La diagnosi è spesso casuale, ovvero si diagnostica il diabete in seguito ad analisi fatte per altri motivi.

Il diabete però, se non trattato tempestivamente può avere delle conseguenze sul corpo umano molto gravi, addirittura fatali.

Nel caso del diabete di tipo 2 le conseguenze non sono così gravi, ma si possono avere molti danni. Ecco le conseguenze più frequenti quando si trascura il diabete di tipo 2:

  • Problemi alla vista: il diabete provoca l’insorgere di retinopatie. I piccoli vasi sanguigni degli occhi sono progressivamente danneggiati e la vista viene compromessa. Le persone con diabete sviluppano poi più facilmente cataratte, glaucomi e secchezza oculare.
  • Malfunzionamento dei reni: il diabete riduce progressivamente la funzionalità dei reni. Nei casi più gravi è necessaria la dialisi o addirittura il trapianto del rene.
  • Problemi neurologici: é la conseguenza più frequente del diabete. Comporta perdita di sensibilità e dolori.
  • Malattie cardiovascolari: il diabete danneggia anche l’apparato circolatorio. I problemi cardiocircolatori sono la causa più frequente di morte per diabete.
  • Piede diabetico: i problemi ai vasi sanguigni e ai nervi possono causare ulcere e necrosi alle estremità degli arti, in particolare le dita dei piedi. Non è insolito si debba ricorrere all’amputazione.
  • Aborti spontanei e mortalità perinatale: le donne che soffrono di diabete gestazionale hanno più probabilità di abortire spontaneamente o che il feto abbia problemi durante il parto.
Fonti: 
https://www.auxologico.it/malattia/diabete
https://www.diabete.com/che-cosa-e-il-diabete/
https://www.paginemediche.it/medicina-e-prevenzione/disturbi-e-malattie/diabete-sintomi-complicanze-e-terapie
https://www.my-personaltrainer.it/salute/diabete.html
https://www.siditalia.it/divulgazione/conoscere-il-diabete