Se il tuo bambino ha difficoltà nel leggere o nel parlare non è detto che la logopedia sia la risposta più immediata. Molte persone pensano infatti che il logopedista aiuti solamente quelle persone con difetti nella pronuncia, quelli che pronunciano male alcuni suoni, o chi soffre di balbuzie.

La verità è che il logopedista tratta questo tipo di difficoltà ma non solo, aiuta anche i bambini con difficoltà nel parlare e nello scrivere. I problemi più comuni che vengono trattati sono la dislessia, la disprassia e il disturbo del processo uditivo.

La logopedia è una branca della riabilitazione specializzata nella diagnosi e nel trattamento dei difetti del linguaggio, della voce e della deglutizione e salivazione.

Il logoterapista aiuta I bambini con problemi nella pronuncia o nell’articolazione delle parole, a comunicare meglio e in maniera efficace. Ricorda che il logoterapista è una figura specializzata e pertanto riconosciuta dalla legge, non affidarti a dilettanti o peggio ancora al fai da te. Il tuo bambino grazie ad una corretta logoterapia può superare le sue difficoltà e vivere una vita attiva e soddisfacente.

La logopedia è un trattamento molto utile per migliorare i disturbi dello sviluppo. Per approfondire questo argomento, leggi il nostro articolo.

Chi trae beneficio dalla logopedia?

Si rivolgono al logopedista pazienti con problemi di vario genere, sia per disturbi lievi che molto gravi. Vediamo ora quali sono i pazienti che possono trarre grande beneficio dalla logopedia:

  • Neonati che hanno avuto complicazioni alla nascita, con problemi di suzione di salivazione. Il logopedista può aiutarli a nutrirsi correttamente e a non peggiorare il problema con la crescita.
  • Bambini con deficit di attenzione, anche se non hanno difetti di pronuncia, la logopedia può aiutarli a trovare le parole più adatte per esprimersi
  • Bambini che rientrano nei disturbi dello spettro autistico.
  • Persone colpite da ictus e ischemia, che presentano difficoltà nel muovere i muscoli facciali
  • Pazienti con nervi craniofacciali danneggiati
  • Non udenti
  • Persone con difficoltà di pronuncia
  • Bambini con paralisi cerebrale infantile
  • Persone dislessiche e disgrafiche
  • Persone con labbro leporino
  • Pazienti psichiatrici e persone anziane con demenza

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Come funziona la logopedia

Il logopedista per prima cosa, di solito durante la prima visita, individua quale è il problema di linguaggio. Ne individua la causa ed elabora una terapia, il trattamento. Il logopedista, durante le sedute di terapia, cercherà di rafforzare le abilità del bambino, da solo, in piccoli gruppi o addirittura in classe.

Il logopedista ti aiuta a migliorare:

  • Problemi di articolazione verbale: le parole non sono chiare e ci sono errori nel produrre suoni.
  • Problemi di fluidità: il tipico esempio è la balbuzie. Non ci sono problemi di suoni errati, ma le parole risultano tutte frammentate, interrotte.
  • Risonanza e problemi di volume: la voce è molto bassa nel volume ed è difficile sentire le parole.
  • Problemi di nutrizione: la logopedia si occupa non solo di problemi di comunicazione ma anche di difficoltà nel mangiare, deglutizione e salivazione.

Come funziona la valutazione logopedica    

La prima cosa che fa un bravo logopedista è valutare l’entità del problema. A volte quello che per i genitori può essere già un problema ti tipo medico all’occhio dell’esperto è solo qualcosa che si risolverà con la crescita. O al contrario una difficoltà minima per i familiari per il logopedista è un problema non trascurabile. Nella valutazione logopedica il terapeuta valuta il problema del bambino sia da un punto di vista qualitativo, di cosa si tratta, sia quantitativo, quanto è grave.

La valutazione viene fatta non solo con l’osservazione ma grazie a test medici standardizzati. In base ai risultati ottenuti è possibile capire le competenze del bambino, se sono in linea con la sua età o se hanno bisogno di essere rafforzate.

Solo in seguito alla prima valutazione si decide se intraprendere il percorso di logoterapia o meno, con quale frequenza, e quali obiettivi porsi.

Cosa si fa durante una seduta di logoterapia

Molti genitori sono preoccupati di sapere come si svolge esattamente la seduta, hanno paura che il bambino non sia collaborativo o peggio ancora si senta frustato ed emarginato. Nulla di tutto questo, di solito questi sono i pensieri degli adulti e non dei bambini.

E’ difficile descrivere in poche righe in cosa consiste una seduta di logopedia. Durante la seduta vengono proposte –e mai imposte, mi raccomando- delle attività al bambino, finalizzate al raggiungimento di un obiettivo. Ovviamente l’attività proposta sarà diversa a seconda della difficoltà che abbiamo di fronte.

Al bambino si propongono degli esercizi, sotto forma di gioco per i più piccoli, o anche come una sfida per i più grandi.

Alcuni bambini, consapevoli di avere una difficoltà, sono molto restii ad accettare l’attività e tendono a tirarsi indietro. E’ molto importante in questi casi la tecnica del rinforzo positivo, per tranquillizzare il paziente e metterlo di fronte ai successi ottenuti.

I benefici della logopedia

La logopedia aiuta i bambini, e perché no anche gli adulti, a parlare in maniera più chiara ed efficace. Questo non ha solo la funzione comunicativa, farsi capire dagli altri, ma migliorerà in modo netto l’autostima. Il bambino otterrà dei vantaggi sociali ed emotivi dalla logopedia.

Un percorso di logopedia non dura qualche seduta, ma mesi, a volte anni. Dipende dalle necessità del bambino. I genitori di solito sono impazienti di vedere miglioramenti, sperando in una guarigione immediata. Ricorda, la logopedia non offre una “cura”, ma permette al bambino di migliorarsi, passo dopo passo.

Riguardo la durata del percorso riabilitativo davvero non c’è una regola. Di solito chi ha problemi “meccanici”, come difetti di pronuncia, ha dei risultati più rapidi rispetto chi ha problemi più fisici, come paralisi o deformazioni.

Il terapista non ha la bacchetta magica, ma da al bambino gli strumenti per superare gli ostacoli. Il percorso riabilitativo non si svolge solamente durante la seduta, a casa o dove si vuole, bisogna continuare con gli esercizi, per non regredire e perdere i benefici ottenuti.

E’ importante che il logopedista e il piccolo paziente siano alleati. La logopedia è solo un modo per per aiutare le persone a capirsi e farsi capire.

Molte persone, in seguito a patologie neurologiche, ricorrono alla logopedia. Approfondisci questo argomento!

Come possono collaborare i familiari?

Come per tutte le forme di riabilitazione, in particolar modo per i bambini, la collaborazione di tutti i familiari è fondamentale per una buona riuscita.

I genitori rappresentano l’aiuto fondamentale per il bambino, come fonte di sicurezza e rinforzo positivo. Prima di ogni cosa è importante che i genitori restino lucidi e non carichino di ansia il bambino.

Quando il bambino ha una difficoltà ci sono due tipi di reazione del genitori, entrambe errate; la sostituzione, ovvero fare le cose al suo posto quando queste non sono eseguite nel giusto modo, non lasciarlo parlare se quello che dice non è chiaro, oppure spronarlo a tutti i costi, a volte anche in maniera insistente. Lasciamo vivere i bambini serenamente, solo così supereranno le loro difficoltà, attuali e future.

In conclusione:

  • La logopedia non è una soluzione rapida. Richiede molto lavoro e tempi di terapia non brevi, mesi o addirittura anni.
  • E’ fondamentale  che il logopedista sia un professionista qualificato, autorizzato a svolgere il suo lavoro e  con esperienza nel trattare i bambini.
  • E’ il tuo impegno quello che garantisce i risultati. Continua con i tuoi esercizi anche a casa, solo così vedrai miglioramenti.
Fonti:
https://www.understood.org/en/learning-thinking-differences/treatments-approaches/therapies/what-you-need-to-know-about-speech-therapy https://www.logopoli.it/logopedia-terapia-bambini/ https://www.asha.org/Students/Speech-Language-Pathologists/